L'educazione dei più giovani passa anche attraverso la tavola. Gli anni scolastici, infatti, sono fondamentali per lo sviluppo di una persona, anche in base alla sua alimentazione, sia in termini di quantità, sia di qualità. Proprio per approfondire gli aspetti legati alla corretta alimentazione, anche in relazione al cibo fornito nelle mense scolastiche di Parma, ieri mattina Comune, Ausl, Università, Azienda ospedaliero universitaria e Ufficio scolastico provinciale hanno organizzato il quarto appuntamento del convegno "Crescere in armonia", rivolto a tutti i genitori e gli operatori del settore, ponendo l'accento sulle diete "particolari" che devono essere seguite in alcuni casi.

 

12mila parti al giorno

Nelle 70 scuole di Parma, infatti, vengono forniti 12mila pasti quotidiani, ma tra questi quasi 900 sono pasti "speciali", preparati ad hoc per rispettare tradizioni religiose o limitazioni alimentari legate a patologie. "Un corretto stile di vita è sostenuto dalla sicurezza e dalla correttezza alimentare – commenta il vice sindaco, Paolo Buzzi -. Ed è importante che l'educazione dei bimbi a questo comportamento inizia proprio dalle mense scolastiche. Non solo dal punto di vista della quantità e della qualità alimentare, ma anche per tutelare chi soffre di determinare patologie. Su richiesta, infatti,  il nostro servizio può elaborare pranzi speciali per bambini diabetici, obesi, allergici o intolleranti a qualche alimento, celiaci… Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) vuole essere proprio un momento formativo, supportato dai nostri partner scientifici, per tutte le persone coinvolte nella nutrizione dei più giovani, per aiutarli a crescere in armonia".

 

Il commento dell'esperto

Al convegno, che si è svolto al centro congressi di via Toscana, era presente anche Gian Luigi de'Angelis, direttore dell'unità complessa di Gastroenterologia del dipartimento materno infantile dell'azienda ospedaliera di Parma: "Per la crescita dei ragazzi è fondamentale che tutte le diete siano equilibrate in tutti i loro componenti – spiega il medico e docente universitario -, sia in termini di quantità sia di qualità, mescolando cereali, frutta, verdura, carne, pesce. E devono essere correlate a una giusta attività motoria del bambino e dell'adolescente. Le diete speciali devono essere riservate solo per motivazioni dimostrate scientificamente: invito tutti a diffidare dei test di intolleranza alimentare non scientifici che purtroppo si stanno diffondendo sempre di più nei paese maggiormente sviluppati. Non bisogna sovraccaricare i giovani con diete sbagliare: l'alimentazione ha importanti ricadute sulla salute dei nostri figli".

 

"Bisogna preferire le carni bianche"

Qual'è la migliore dieta da seguire per far crescere sani i più giovani? Alla domanda risponde direttamente Gian Luigi de'Angelis, direttore dell'unità complessa di Gastroenterologia del dipartimento materno infantile dell'azienda ospedaliero universitaria di Parma. "La dieta mediterranea è riconosciuta come una delle diete più sane al mondo – commenta -. E' composta da cereali, frutta e verdura. Nella piramide alimentare un posto importante lo occupa anche la carne, indispensabile per il tessuto muscolare, ma è necessario non eccedere con le dosi, in quanto crea altre problematiche. E' soprattutto importante preferire le carni bianche alle rosse. Uno spazio è lasciato anche ai dolci, ma assai limitato. E l'importante rimane  la varietà di alimentazione, rispettando la corretta quantità e la qualità degli alimenti consumati".

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Caterina Zanirato